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giovedì 19 maggio 2016

nomenclatura

Un piccolo schema rappresentativo di nomenclatura.



La combinazione di un elemento è chiamata "valenza" e corrisponde al numero di legami che un atomo può formare in un composto. La valenza non considera nè la polarità dei legami chimici nè gli ioni dei composti ionici, pertanto dai chimici è stata sostituita con il concetto di numero di ossidazione (n.o.), che è collegato all'elettronegatività.
Il numero di ossidazione, a differenza della valenza, può assumere valori positivi, negativi, e anche il valore zero. Esso risulta più significativo della valenza per dare un nome ai composti, cioè la nomenclatura.

Regole per assegnare i numeri di ossidazione

1. Le sostanze allo stato elementare (non combinato) come Na, Al, Fe, Cl2, hanno numero di ossidazione zero. 
2. L'idrogeno ha numero di ossidazione +1, tranne quando è combinato con un metallo (negli idruri), dove assume valore -1.
3. L'ossigeno nei suoi composti ha sempre numero di ossidazione -2, ad eccezione dell'acqua ossigenata (H2O2) e dei perossidi dove assume valore -1. (Con F l'ossigeno assume valore +2 come in OF2). 
4. Gli alogeni nei loro composti con l'idrogeno hanno numero di ossidazione -1. Quando sono combinati con l'ossigeno, possono assumere più valori positivi del numero di ossidazione. Il n.o. del fluoro è sempre -1, essendo l'elemento più elettronegativo.
5. Il numero di ossidazione di uno ione monoatomico è uguale alla sua carica.
6. In un composto elettricamente neutro, la somma dei numeri di ossidazione di tutti gli atomi è uguale a zero. 



I composti binari


Gli OSSIDI 
Sono composti binari, cioè costituiti da due elementi. Gli ossidi dei metalli (ossidi basici) sono costituiti da uno ione metallico e da uno ione ossido (MeO). Secondo la nomenclatura tradizionale la denominazione si esegue con la dicitura ossido di... facendo seguire il nome del metallo. Nel caso in cui ci sia un metallo con più numeri di ossidazione si utilizza il suffisso -oso al nome del metallo per il numero di ossidazione più basso e il suffisso -ico al nome del metallo per il numero di ossidazione più alto. 
ossido ....-oso (ex. ossido ferroso, per Fe con n.o.+2) (FeO)
ossido ....-ico (ex. ossido ferrico, per Fe con n.o.+3)  (Fe2O3)


Gli ossidi dei non metalli (ossidi acidi) sono detti anidridi, sono composti bianri costituiti da un non metallo e dall'ossigeno (nonMeO). Secondo la nomenclatura tradizionale la denominazione si esegue con la dicitura anidride e si usano i suffissi -oso e -ico
anidride ...-osa (ex. anidride solforosa, per S con n.o.+4) (SO2)
anidride ...-ica (ex. anidride solforica, per S con n.o.+6) (SO3)

Se i numeri di ossidazione di un non metallo sono più di due, si utilizza il prefisso ipo- (unito con -oso) ed il prefisso per- (unito con -ico) per indicare i numeri di ossidazione rispettivamente più grande e più piccolo. 
anidride ipo- ... -osa (ex. anidride ipoclorosa, per Cl con n.o. +1) (Cl2O)
anidride ....-osa (ex. anidride clorosa, per Cl con n.o. +3) (Cl2O3)
anidride ...-ica (ex. anidride clorica, per Cl con n.o. +5) (Cl2O5)
anidride per- ... -ica (ex. anidride perclorica, per Cl con n.o. +7) (Cl2O7)


I PEROSSIDI
I perossidi sono composti binari in cui sono presenti due atomi di ossigeno legati tra di loro con legame covalente, avente ciascuno numero di ossidazione -1. La denominazione si esegue con la dicitura perossido di .... a cui si aggiunge il nome del metallo legato all'ossigeno.
perossido di ... (ex. perossido di idrogeno) (H2O2)


GLI IDRURI
Gli idruri sono composti binari ionici dell'idrogeno con metalli (in particolare del primo e secondo gruppo A). In questi composti l'idrogeno presenta numero di ossidazione -1. La denominazione si esegue con la dicitura idruro di e segue il nome del metallo legato all'idrogeno.
idruro di ... (ex. idruro di litio) (LiH)


GLI IDRACIDI
Gli idracidi sono composti binari covalenti caratterizzati dalla presenza dell'idrogeno e di un non metallo. In questi composti l'idrogeno ha numero di ossidazione +1. Sono anche definiti acidi alogenidrici poichè sono formati da idrogeno e alogenuri e in soluzione acquosa hanno un comportamento acido. La denominazione si esegue con la dicitura acido a cui segue il nome dell'alogeno con il suffisso -idrico.
acido ....-idrico (ex. acido cloridrico) (HCl)


I SALI BINARI
I sali binari sono derivati dagli idracidi dove l'idrogeno del'acido viene sostituito con uno ione metallico. Sono pertanto composti ionici costituiti da un catione metallico e dall'anione dell'acido alogenidrico da cui derivano. La denominazione si esegue con la dicitura alogenuro di (ponendo il nome specifico dell'alogeno) a cui segue il nome del metallo presente.
alogenuro di ... (ex. cloruro di sodio) (NaCl)



I composti ternari

GLI IDROSSIDI
Gli idrossidi sono composti ionici formati da un catione metallico e d uno o più gruppi OH-. Per la denominazione il termine idrossido è seguito dal nome del metallo legato.
idrossido di .... (ex.idrossido di sodio) (NaOH)


GLI OSSIACIDI
Gli ossiacidi sono dei composti ternari acidi nella cui formula si scrive l'idrogeno come primo elemento, segue un non metallo e poi l'ossigeno. Per la denominazione degli ossiacidi si seguono i criteri fissati per le anidridi con i suffissi -oso e -ico rispettivamente per il più basso e il più alto numero di ossidazione, preceduti dal termine acido e dal nome del non metallo.
acido .....-oso (ex. acido nitroso) (HNO2)
acido .....-ico (ex. acido nitrico) (HNO3)

L'anione che deriva dall'ossiacido assume tante cariche negative quanti sono gli ioni H+ che sono stati allontanati dall'acido.


SALI TERNARI
I sali ternari derivano dagli ossiacidi per sostituzione degli idrogeni con ioni metallici. Questi composti risultano dalla combinazione di un catione metallico con l'anione dell'ossiacido. per la denominazione, si pone prima il nome dell'anione derivato con il suffisso -ato a cui segue il nome del metallo aggiunto al posto degli idrogeni. 
esempio  solfato di potassio (K2SO4)
               carbonato di calcio (CaCO3)


SALI ACIDI 
I sali acidi derivano dagli ossiacidi che contengono più idrogeni e nei quali non tutti gli atomi di idrogeno sono stati sostituiti dal metallo. 
esempio  idrogeno carbonato di sodio (NaHCO3)

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